All’inizio era “solo” che un tasto!
di Gigi IV3KAS
...Sabato
27
luglio
2013,
dopo
83
anni
alcuni
soci
della
sezione
A.R.I
di
Trieste
sono
stati
protagonisti
ad
una
ad
una
interessante
rievocazione,
alle
20.50
dal
Museo
del
Mare,
nella
sala
dedicata
a
Guglielmo
Marconi
il
direttore
del
museo
dott.
Nicola
BRESSI,
con
un
tasto
telegrafico
simile
a
quello
usato
da
G.
Marconi
accendeva
una
lampada
presso
il
“Salone
degli
Incanti”
(ex
pescheria-
Santa
Maria
del
guato)
dove
all’evento
era
ne
era
testimone
il
nipote
di
G.
Marconi,
fisico
e
astronomo
Francesco
Paresce
Marconi.
Nella
sala
dedicata
a
Gulielmo
Marconi
ci
sono
diversi
cimeli
a
lui
appartenuti
e
che
erano
a
bordo
del
panfilo
Elettra,
tra
questi
il
tasto
che
accese
le
luci
del
municipio
di
Sydney
il
26
marzo
1930
e
il
segnale
partì
dall’Elettra
ancorata nella baia di Portofino.
Questa
rievocazione
dopo
83
anni
si
è
voluto
riprovare
l'esperimento,
certamente
con
distanze,
frequenze,
potenze
e
trasmettitori
ben
diversi
che
all'epoca
vennero
usati,
la
frequenza
da
noi
usata
era
in
VHF
e
la
potenza
di
10
watt
e
nel
modo
CW
(telegrafia),
quando
il
ricevitore
captava
il
segnale
telegrafico
si
accendevano
una
serie
di
led
ad
alta
luminosità
applicati
su
una
vecchia valvola.
Il racconto di Francesco Paresce Marconi
La
serata
è
proseguita
con
la
relazione
del
fisico
e
astronomo
Francesco
Paresce
Marconi
raccontando
il
fascino
dell’Universo
attraverso
la
sua
esperienza
di
ricercatore.
F.
P.
Marconi
ha
ricoperto
incarichi
presso
università
e
istituti
italiani
e
statunitensi.
Ha
lavorato
per
NASA,
ESA
(European
Space
Agency),
e
per
l’ESO
(European
Southern
Observatory)
è
stato
responsabile
del
Very
Large Telescope Interferometer.
Alla
fine
della
serata
foto
di
rito,
per
l'occasione
il
nipote
di
Marconi
ha
voluto
consegnare
ai
radioamatori
A.R.I.
della
sezione
di
Trieste
il
libro
con
dedica
dal
titolo
"Marconi,
mio
padre",
la
biografia
dell’inventore
del
telegrafo
senza
fili
scritta
dalla
figlia
Degna
Marconi,
madre
del
fisico
Francesco Marconi.
Una nota particolare...
P
ochi
sanno
che
è
rievocato
nel
libro
di
Degna
Marconi
in
una
lucida
e
affettuosa
ricostruzione.
...La
sigla
"SOS"
usata
per
invocare
soccorso,
non
deriva
dall'inglese
“Save
Our
Souls”
(salvate
le
nostre
anime)
come
spiegano
romanticamente
le
enciclopedie,
bensì
da
una
prosaica
esigenza
di
praticità
di trasmissione: tre punti, tre linee, tre punti.
La stampa locale per l’occasione...
Per “ingrandire” andare con il
mouse
sopra!
Chi c’era
Hanno
partecipato
alla
rievocazione
e
collaborato
con
il
Museo
del
Mare
di
Trieste
e
con
l'Immaginario
Scientifico
di
Trieste:
IV3KAS
Gigi,
IV3WSJ
Mauro,
IV3BKO
Giorgio,
IV3NDR
Rosario,
IV3CJG
Marco,
IV3YAO
Roberto
e
IV3WTI Francesco.
Sezione di Trieste OdV - Enrico Davanzo (I1DVO)